Camilla Semino Favro. Foto di Pierpaolo Redondo.

Camilla Semino Favro, ecco la mia Eva

A tu per tu con Camilla Semino Favro

Camilla Semino Favro è il nuovo personaggio femminile della seconda stagione della serie TV 1993. Una serie che ha riscosso un estremo successo e che è tornata in tv da pochissimo. Camilla ha indossato i panni di un personaggio che non ama definire un’eroina, ma  ”ragazza umana”.

Ed è questo che la rende bella. Alla sua Eva, Camilla Semino Favro ha regalato la sua anima. Eva,invece, ha regalato a Camilla la possibilità di vivere una giovane donna così diversa da ciò che è nella quotidianità.  La Gazzetta dello Spettacolo incontra Camilla Semino Favro.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Camilla Semino Favro. Sei in TV con la serie 1993, mi presenti il tuo personaggio?

Eva è uno dei nuovi personaggi di questa seconda stagione. Incontra Luca Pastore ed entra in contatto con lui dal punto di vista emotivo e non lavorativo. Eva fa fare a Luca una sorta di percorso umano per affrontare in maniera diversa la sua malattia: L’HIV. Sono entrambi legati dalla stessa malattia ma hanno un modo diverso di viverla. Eva è esattamente il contrario di Luca. Eva si è adattata alla malattia, coinvolgendo le persone e creandosi un mondo intorno per vivere. Il suo mondo crollerà, crolleranno le sue certezze ed emergeranno le sue fragilità. Questo è ciò che la rende bella…

Cosa ti ha colpito di Eva, quando hai iniziato ad interpretarla?

Questo è un personaggio estremamente duplice, ed è l’aspetto che più mi piace di lei. Il suo essere duplice è bello perchè le regala una grande dimensionalità e la rende un personaggio non eroico, ma molto umano. Eva, apparentemente, sembra molto sicura di sé e si pone con grande forza ma in verità è una giovane donna fragile che tenta di mantenere un equilibrio tra sicurezza e verità. Il suo modo di porsi è un’arma a doppio taglio che le permette di crearsi un mondo tutto suo. Non è un personaggio lineare, così come non siamo lineari noi esseri umani.

Ti somiglia?

Eva è una ragazza sicura di sé, si impone molto, prende l’iniziativa. Lei arriva lì e ti dice: Faccio così. Io sono molto più morbida e tranquilla.

Quale messaggio speri arrivi al pubblico, guardando la tua Eva?

Eva è una donna a tratti sbagliata, non è un’eroina. A volte è libera, a volte si limita, non è pulita ma è un misto che va bene lo stesso. Credo che nella sua totale confusione sia interessante. Nel momento in cui Eva si rende conto che il suo equilibrio sta iniziando a crollare, questo suo crollo diventa una forza, una sorta di trampolino che le serve per cambiare e tirarsi su. Vorrei che le persone capissero questo: la presa di coscienza dell’errore che si compie per ripartire e migliorare. E poi, vorrei che le persone comprendessero cosa vuol dire accettare. Eva comprende cosa vuol dire accettare per se stessa e per gli altri. Lei accetta Luca, pretende che Luca accetti molto di lei. Nel suo modo sfacciato è una persona accogliente.

Camilla, che esperienza è stata per te questa?

Questa è stata un’esperienza molto bella. Ho lavorato con un regista molto bravo: Giuseppe Gagliardi. Avevo già lavorato con lui l’anno scorso nella serie tv Non uccidere. Devo dire che ho interpretato due personaggi molto diversi ed è stato molto bello affrontare due linee così diverse con lo stesso regista. In entrambe le esperienze, il risultato è stato molto bello e questo vuol dire che con Giuseppe si lavora molto bene.

Cosa pensi ti abbia regalato questo progetto?

Ho avuto modo di affrontare un personaggio così diverso da me. Mi è stato affidato un personaggio che non affideresti mai ad una come me, con una faccia così tranquilla. Ho avuto la possibilità di lavorare su delle dinamiche e su dei modi che normalmente non mi appartengono ed è stato molto interessante.

Ed ora che personaggio ti piacerebbe interpretare?

A dire il vero, quello che mi piacerebbe fare in questo momento è proseguire con il personaggio di Eva. Vorrei portare avanti Eva anche in altre direzioni, vorrei portare avanti la sua crescita. Vorrei sperimentare e approfondire Eva, questo personaggio che è diventato un po’ parte di me.

Camilla, presentati ai nostri lettori. Come ti descrivi?

Sono una giovane genovese, nata a Napoli che è andata a vivere a Milano! Sono una persona che, in questo momento, si sta dedicando fortemente e incredibilmente al suo lavoro e sta cercando di dare a questo mestiere il cento per cento di se stessa. Questo è il momento, ho tutte le forze ed energie per affrontare questo lavoro.

Su Anna Chiara Delle Donne

Redattrice

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