Marianna Di Martino

Marianna Di Martino: Matrimoni e altre follie, vi racconto la mia Alice

Marianna Di Martino

Faccia a faccia con Marianna Di Martino

Matrimoni e altre follie è la fiction dell’estate di Canale 5. Un cast eccezionale da Nancy Brilli a Massimo Ghini, da Chiara Francini a Giulio Berruti, da Massimo Ciavarro a Martina Stella. Un via vai divertente di personaggi che vivono nel ” Parco Paradiso” , un condominio abitato da famiglie particolari. Divertente, gioioso, e un po’ folle, la fiction Mediaset sta tenendo incollati alla tv i telespettatori nelle sere d’estate. Nel cast c’è anche l’attrice Marianna Di Martino che con leggerezza e semplicità racconta la vita e le vicende di una giovane mamma Alice. La Gazzetta dello spettacolo ha incontrato la giovane attrice, in una lunga intervista dove si alterna la dolcezza e semplicità degli anni di Marianna e la sua grande consapevolezza che l’ha portata ad essere la ragazza con i piedi per terra che il pubblico sta amando.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Marianna! Da Mercoledì sei in onda con la fiction ” Matrimoni e altre follie”. Parlaci del tuo personaggio.

Alice, come in parte avete già avuto modo di vedere, è la giovane mamma di questo folle condominio che è Parco Paradiso e porta con sé tutti i pregi e i difetti di una ragazza giovane che diventa mamma: le paure e le insicurezze, l’incertezza del futuro ma anche l’entusiasmo e la curiosità di affrontare una nuova vita, sia da mamma che da compagna. E’ innamorata pazza di suo figlio Lele (11 mesi) e del suo compagno, Federico (Josafat Vagni). E’ in fondo una romanticona, che tiene all’ “amore eterno” così tanto da arrivare al punto di non volersi sposare per paura che, un giorno, si possa spezzare il suo incanto d’amore..meglio tenere Federico sulle spine!

Alice ti assomiglia? In cosa credi di essere diversa da lei?

In tutti i personaggi che interpreto c’è qualcosa di me: parto proprio dalle cose che abbiamo in comune per arrivare a costruire una persona/personaggio che, alla fine, è qualcuno di diverso da me. Io ed Alice condividiamo il romanticismo, una visione dell’amore vecchio stile, l’istinto di protezione ed il valore della famiglia, ed anche alcune insicurezze e paure che ci vengono quando amiamo qualcuno e, quindi, abbiamo molto da perdere. Dati questi punti di partenza, però, le nostre strade si dividono: io non potrei mai NON sposare il padre di mio figlio per paura. Quando amiamo veramente qualcuno, penso che tutti abbiano paura di perdere quella persona ma non per questo ci si può
bloccare. Penso che in amore ci voglia coraggio, tanto.

Descrivici la fiction e dai ai nostri lettori un motivo per guardarla…

Matrimoni e altre Follie è una commedia moderna. Inutile dire quanto faccia ridere perché i grandi nomi del cast li conosciamo e amiamo tutti proprio per questo..la novità è la storia. Si parla di famiglia, inteso come quel posto dove ti senti a casa indipendentemente dalle etichette, dove sai che troverai sempre sostegno ed affetto, nonostante tutti i piccoli o grandi problemi della vita. E la famiglia, in questo senso, è rappresentata nei modi più disparati: Massimo Ghini e Nancy Brilli, non sposati ma lei con tre figlie di due precedenti matrimoni; Alice e Federico, genitori del piccolo Lele ma anche loro non sposati; Chiara Francini e Simone Montedoro, lei innamorata dell’amore e lui il suo coinquilino gay; ma ci sono anche i Guerra, la coppia sposata da più di 20 anni (Debora Villa – Simone Colombari) o i fratelli Borgia (Giulio Berruti – Giovanni Esposito).. insomma, è davvero un condominio variopinto, dove le vite dei condomini si intersecano nei modi più svariati e divertenti!

Quale valore o messaggio speri di dare con la tua Alice?

Spero che Alice possa rappresentare la speranza ed il coraggio di una generazione che, anche se piena di paure e con un futuro incerto, ha ancora voglia di fare progetti e di lottare giorno dopo giorno per realizzare quei sogni che, a volte, sembrano davvero lontani.

Che esperienza è stata per te questa?

Personalmente è stata un’esperienza incredibile, imparagonabile a niente altro io abbia mai fatto ed, ovviamente, il merito è tutto di Lele (Gabriele Zabsky), il bimbo di 11 mesi che interpreta mio figlio. Ho passato quattro mesi di riprese sempre con lui, anche nei momenti di pausa dal set: ci giocavo, gli facevo fare la merenda, insomma, imparavo a conoscerlo. All’inizio era una questione pratica, un bimbo piccolo ovviamente non può fingere un legame con una persona che non conosce, quindi per interpretare sua mamma al meglio dovevo per forza “entrare nelle sue grazie”! Poi in realtà è stato lui a conquistare me… dalla fine delle riprese sono passati diversi mesi e nel frattempo Gabriele ha ovviamente cominciato a parlare, e quando poco tempo fa ci siamo rincontrati, appena mi ha vista è scoppiato in un sorriso e ha detto “ Zia! Zia! Zia”!

E con il cast come ti sei trovata?

Ho avuto la fortuna di lavorare con cast veramente eccezionale. Ho guardato Nancy per tutto il tempo come ad un grande esempio: oltre che una straordinaria professionista, è una vera signora. Come non citare il mio insostituibile compagno di viaggio, Josafat, con cui ho condiviso la maggior parte del tempo e delle scene, ed è stato prezioso tanto sul set, quanto nelle ore passate ad intrattenere Lele, ridendo dalla mattina in sala trucco, alla sera tornando a casa.

Raccontaci un aneddoto o un ricordo particolare che porterai con te di questa avventura…

L’aneddoto più caro che porterò con me da quest’esperienza è inevitabilmente legato a Lele. Un giorno verso la fine delle riprese (lui aveva già compiuto un anno), stavamo girando una scena in giardino: io e Josafat facevamo colazione mentre lui giocava su una coperta..di punto in bianco, durante un ciak, Lele si alza in piedi e comincia a camminare verso di noi! Da quel momento non ha più voluto stare in braccio..

Tanti i tuoi successi, da Come un delfino dove hai recitato accanto a Raoul Bova al film ” Un fantastico via vai” , che ricordo hai di questi due lavori che fondamentalmente ti hanno fatta conoscere al grande pubblico?

Beh, Come un Delfino ha un valore speciale per me perché è stato l’inizio di tutto, la prima volta in cui mi è stata data la fiducia di creare un personaggio e su quel set ho imparato tantissimo. Non avevo idea di come funzionasse un set, ne di cosa dovessi fare o di come muovermi..è stata una scoperta continua! Mentre Un Fantastico Via Vai è stato il grande passo. Sento di essere cresciuta parecchio sul quel set, per tanti motivi: prima di tutto perché per la prima volta mi veniva affidato un ruolo importante al cinema, un ruolo che era una sfida, una grande opportunità creativa per un’attrice quindi avevo una bella responsabilità, e poi perché Leonardo mi ha lasciato la possibilità di esprimermi
liberamente, di sperimentare e di lavorare insieme alle scene per dargli quel quid in più.

Importantissimo per te è stato il film Operazione U.N.C.L.E dove hai recitato accanto ad Henry Cavill e Hugh Grant. Che ricordo hai e quale insegnamento credi di aver ottenuto da quell’esperienza?

Partecipare ad Operazione UNCLE è una delle cose più folli ed incredibili che mi sia mai successa. Ho inviato un video provino fatto da sola col telefonino e mi sono ritrovata nel bel mezzo di un sogno! Io sono cresciuta a “pane e Notting Hill”, andando al cinema a vedere tutto, e mi ritrovavo come colleghi Hugh Grant e SuperMan!! Senza contare che, il regista che mi bisbigliava indicazioni, era semplicemente il regista di uno dei miei film preferiti in assoluto, Snatch..a ripensarci adesso ancora non mi sembra vero sia successo proprio a me. Il cinema e le serie sono la mia passione ancor prima di essere il mio lavoro. Adoro guardare film e sono una divoratrice di serie tv americane. Per quanto io sia piuttosto pigra, faccio passeggiate lunghissime, mi piace perdermi per i vicoletti del centro storico (che a Roma regalano scorci unici) o immergermi nel verde dei grandi parchi romani con il mio cane, Arturo. L’altra mia grande passione è certamente l’arte, e la capitale mi regala (spesso, per fortuna) l’occasione di vedere le mostre dei grandi artisti di cui mi sono innamorata studiando sui libri di scuola.

Ma Marianna chi è? Quali sono le sue passioni?

Un ruolo in particolare non c’è. Sono attratta da qualsiasi personaggio che mi metta alla prova, che sia diverso da me..tanto più grande è la sfida, tanto più grande è la mia curiosità. Mi sono innamorata del mio mestiere anche perché ti da la possibilità di provare cose che magari non faresti mai.. quindi qualsiasi cosa, dall’astronauta alla serial killer, che sia molto diverso da me, mi intriga. Per questo il mio sogno è di essere diretta da Quentin Tarantino: trasforma e plasma i suoi attori in modo incredibile, sempre sorprendente e geniale.

Progetti lavorativi di cui puoi parlarci ce ne sono?

Il 31 ottobre uscirà la serie di corti horror “ six” a cui ho preso parte come protagonista di un episodio diretto da Marco Castaldi: sarò una chef un pò particolare. Sempre in autunno, sarò su Rai 1 con il progetto “Donne” di Andrea Camilleri, nell’episodio con Carolina Crescentini, Francesco Mandelli e Gianpaolo Morelli. Per il resto, come spesso accade, non posso ancora dire nulla, ma ci sono dei progetti molto ghiotti all’orizzonte..in attesa che si concretizzino, mi dedico allo studio. A fine mese, infatti, parteciperò al workshop di una coach straordinaria, Ivana Chubbuck, con cui ho già studiato in passato e che conto di andare presto a trovare a Los Angeles.

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