Flavia Gatti - Foto di Francesca Marino

Flavia Gatti, il mio sogno recitato

Flavia Gatti e il successo di Mia moglie, mia figlia, due bebè

Flavia Gatti è reduce dal successo della mini-serie Mia moglie, mia figlia, due bebè di Rai 1, andata in onda a Dicembre. Protagonista indiscussa accanto a Serena Autieri e Neri Marcorè, la giovane napoletana ha incontrato La Gazzetta dello Spettacolo in una lunga chiacchierata dove riviviamo la sua avventura sul set.

Flavia Gatti - Foto di Francesca Marino

Flavia Gatti, Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo! Sei reduce dal successo di Mia moglie, mia figlia, due bebè. Che progetto è stato per te?

È stato un progetto molto interessante messo in atto dalla Pepito produzioni in collaborazione con la Rai. Mia moglie, mia figlia, due bebè è stata una commedia brillante, di emozioni, che ha fatto divertire tantissimo. Molte coppie, spero, si siano riviste nei personaggi e si siano sentiti vicini alla storia. È una commedia che fa rispecchiare in essa tante persone. Sono fiera di averne potuto far parte. Sono stati giorni di set indimenticabili!

Ma il tuo personaggio Noemi ti assomiglia?

Beh, in molte cose io e Noemi siamo molto simili, abbiamo quella spigliatezza e sfrontatezza che ci accomuna. Siamo diverse sul punto di vista del coraggio. Non so come avrei reagito io al suo posto alla notizia di essere incinta, probabilmente l’avrei tenuto anche io come Noemi poiché sono contro all’aborto. Però penso che ogni età abbia il suo tempo, non bisogna bruciare le tappe!

Quale messaggio speri abbia colto il pubblico di questa mini-serie?

Nella famiglia di Noemi chi prende molto spesso le redini della situazione in mano e la madre Amalia poiché il padre Antonio è iperteso e prende le situazioni che gli capitano sempre in negativo. Il messaggio che spero abbia colto il pubblico è quello di vedere la vita in modo positivo e affrontare le situazioni con il sorriso. La nascita di due neonati è sempre una grande gioia, infatti, Antonio alla fine lo ha capito che deve prendere la vita come viene senza pensare alle cose brutte.

E cosa speri abbia colto di te il pubblico?

Il messaggio che spero colga il pubblico, o meglio, che colgano le ragazze della mia età è quello di avere il coraggio di parlarne con i genitori se si trovassero in situazioni come quella di Noemi, penso che parlarne sia il primo passo per affrontare con coraggio la situazione.

Che esperienza di vita è stata per te, questa?

È stata un’esperienza che mi fatto crescere tantissimo. Grazie a questo viaggio sono cresciuta sia professionalmente che nella vita quotidiana. La porterò per sempre nel cuore. Ci sono stati tanti insegnamenti nell’arco di questo viaggio. L’insegnamento più grande è stato quello di credere sempre in me stessa e non mollare.

Come è stato lavorare con Serena Autieri e Neri Marcorè?

Serena e Neri hanno reso questo viaggio ancora più indimenticabile. Mi hanno insegnato tanto e sono stati miei maestri. Sono orgogliosa di aver potuto lavorare con due artisti come loro.

Il ricordo più bello?

Il ricordo più bello è stata la scena del parto, unica e indimenticabile. Ero emozionatissima e quando è nato quel bambino me lo volevo portare a casa, lo sentivo davvero mio figlio.

Ma Flavia chi è? Quali sono le tue passioni?

Beh io sono sempre stata una sognatrice. Fra le mie tante passioni mi è sempre piaciuto lo sport come la danza, mi sono sempre piaciuti i cavalli, da bambina mio padre mi iscrisse ad una scuola di equitazione. Ma la mia passione più grande è sempre stata quella di recitare. L’unica fra tante.

E adesso quale è il tuo più grande sogno?

Il mio sogno più grande l’ho realizzato, ma ci sono ancora tanti desideri che vorrei realizzare. Di progetti futuri ce ne sono ma ancora non vorrei accennare niente.

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