William James per Ant-Bee

Ant Bee di William James, PR per passione

Incontriamo William James

La passione per il prog rock e la musica avant garde, unita ad una spiccata professionalità nel campo delle pubbliche relazioni in musica, fanno di William James uno dei personaggi più originali e creativi della scena mondiale.

William James per Ant-Bee

Con la sua compagnia Glass Onyon PR William, originario di Charlotte nel Nord Carolina, ha seguito tantissimi artisti celebri nella loro carriera riuscendo anche ad esprimersi lui stesso come musicista grazie al progetto ANT BEE, ricco di influenze ed ispirazioni varie.

Attualmente William, autore anche di biogafie rock di successo, è impegnato a collaborare con Jon Anderson, frontman degli Yes, per la realizzazione del nuovo cd targato Zamran, un progetto musicale psichedelico new age al quale James tiene in modo particolare. Noi lo abbiamo intervistato per saperne di più della sua carriera musicale e della sua attività di promoter…

Billy, cominciamo con il nome del tuo progetto musicale: Ant-Bee. Cosa significa esattamente e da dove hai preso l’ispirazione per questo nome?

Ci sono ben due fonti che devo citare: una è la canzone di Capt. Beeheart Ant Man Bee dall’album Trout Mask Replica, uno dei dischi più innovativi ed avant garde di tutti i tempi. Poi negli Stati Uniti negli anni Sessanta c’era un tv show molto popolare che si chiamava The Andy Griffith Show ambientato in Nord Carolina.

Nel programma uno dei personaggi era una zia che si chiamava Aunt Bee e siccome io sono originario del Nord Carolina mi sono basato un po’ anche su di lei.

Nei tuoi album hai sempre avuto delle guests molto prestigiose, inclusi Daevid Allen e Gilli Smith dei Gong, alcuni membri dei Mothers of Invention, Jan Akkerman…Cosa ti hanno insegnato tutti questi artisti?

Molti dei nomi che sono apparsi nei miei album erano dei miei eroi musicali di quando ero un ragazzino quindi poter lavorare e registrare con loro per me è stato un grande onore! Ho avuto l’incredibile fortuna di ospitare nei miei dischi delle leggende della musica come per l’appunto Daevid Allen, Gilli smith, Peter Banks, Jan Akkerman, Michael Bruce, Neal Mith, Don Preston, Bunk Garddner, Jimmy Carl Black, Zoot Horn Rollo, Napoleon Murphy Brock, Moogy Klingman e molti altri.

Ci vorrebbe un libro per spiegare tutto quello che mi hanno insegnato ma ognuno di loro ha portato con sé stimolanti ed entusiasmanti nuovi elementi sui quali io ho potuto elaborare i miei pezzi. Un sacco di materiale è stato scritto proprio pensando a questi artisti, quindi loro sono stati parte delle mie composizioni, non sono stati soltanto dei session players per me. Ad esempio i brani in cui appaiono Daevid Allen e Gilli Smith sono molto ispirati ai Gong.

Nel pezzo con Jan Akkerman, Mannah, ho cercato di rendere le parti di flauto (che in effetti è stato suonato con un mellotron) simili a quelle che Thiijs Van Leer avrebbe inciso su un pezzo dei Focus. I brani in cui suona Peter Banks, d’altro canto, sono in puro stile Yes, quelli con Don Preston, Bunk Gardner, Jimmy Carl Black e Motorhead Sherwood sono ciò che definirei Mothers-esque e via dicendo.

Peter Banks degli Yes collaborò con te per il brano Endless Journey. Che impressione hai avuto di lui e hai sempre amato la musica degli Yes?

E’ stato un grande onore per me poter lavorare con il compianto Peter Banks. Lui fu di grande supporto per la mia musica, probabilmente più di qualsiasi altro artista di fama con cui mi sia ritrovato a lavorare. A Peter piaceva sinceramente quello che facevo.

Così averlo per la registrazione di ben due tracks del mio album Electronic Church Muzik fu una cosa fantastica! Lo aiutai anche a scrivere la sua autobiografia intitolata Beyond & Before (Golden Treasures, USA). Sono stato un fan appassionato degli Yes fin dal 1972 quando uscì Fragile. Nemmeno nei miei sogni più scatenati avrei potuto immaginare di poter suonare un giorno insieme a Peter Banks e per questo stesso motivo con Jon Anderson. Sono stato fortunato a curare le pubbliche relazioni per molti membri del gruppo, Jon Anderson, Rick Wakeman, Tony Kaye, Billy Sherwood, Geoff Downes, Patrick Moraz e Peter Banks! Una delle cose di cui sono più orgoglioso è stato registrare delle parti vocali e le percussioni per Jon anderson. E’ stato un sogno che si realizzava per me. Ho registrato dei backing vocals per un pezzo molto epico di Jon intitolato OPEN nel 2011.

Ho anche cantato come vocalist nel background e ho suonato le percussioni (tablas, batteria africana…) per un brano intitolato Days of Days che al momento è ancora inedito. Inoltre ho contribuito sempre cantando ad un pezzo intitolato Spirit Grounding. In questo periodo sto registando le parti vocali per Zamran, che poi è il follow up del primo cd solista di Jon, Olias of Sunhillow. Lo ripeto, anche questo per me è un grandissimo onore nonché rappresenta uno dei picchi della mia carriera musicale!

Il tuo più recente cd, Electronic Church Muzik è stato pubblicato nel 2011. Hai in programma di far uscire presto un altro cd e in caso quali guests ti piacerebbe avere?

Ho alcune idee per la mente riguardo un prossimo cd. Potrebbe essere un disco di meditazione intitolato OM oppure qualcosa di jazz fusion avant garde con covers realizzate dagli ANT BEE di Sun Ra, Coltrane, Miles e Pharoah Sanders. Dovrebbe avere come ospiti Don Preston e Bunk Gardner dei Mothers of Invention. Sto mettendo insieme un album Best Of per la GOZO Multimedia UK che conterrà diversi mix e versioni riviste di materiale già pubblicato. Sto ancora pensando a quale titolo potrei dargli.

Il tuo stile musicale è certamente molto particolare, bizzarro. Quale pensi sia la tua audience ideale?

Penso che la mia audience ideale sia composta da persone che hanno una minima cultura musicale o che perlomeno abbiano una mentalità aperta ed avventurosa nei confronti della musica. Inoltre dovrebbe trattarsi di persone che amino gli artisti a cui mi ispiro e che negli anni mi hanno influenzato, tipo Frank Zappa, Yes, The Beatles, Beach Boys, EL&P, Capt. Beeheart, Gong, Grand Funk, Alice Cooper, Santana, John McLaughlin, Miles David, 10cc, Focus, Sun Ra, Jethro Tull, Pink Floyd, T. ex, David Bowie, Faust, Can, Popol Vuh, Magma, King Crimson, Le Orme e molti altri. Metti tutte le mie influenze musicali in un miscelatore ed ecco che verrà fuori la musica di ANT-BEE!

Tu lavori anche come scrittore di libri musicali. Ti è mai venuto in mente di scrivere una novella?

Dal momento che ho pensato di diventare un musicista, ho sempre anche voluto essere uno scrittore di commedie o di sceneggiature, ma è un tipo di attività nella quale non mi sono impegnato…Non sono sicuro se mi piacerebbe scrivere una novella ma non si sa mai, se l’ispirazione dovesse arrivare…

Per molti anni hai promosso molti artisti famosi tramite la tua compagnia di promozione Glass Onyon PR. Quali tra di loro ti hanno colpito di più?

Per prima cosa devo dire che per me promuovere tanti artisti che ho così ammirato, attraverso la mia compagnia Glass Onyon PR è sempre stato un’enorme soddisfazione. Tra quelli che hanno significato di più per me e che mi sono sentito orgoglioso di rappresentare ci sono senza dubbio Jon Anderson degli Yes e Greg Lake degli Emerson Lake & Palmer, il quale tristemente è venuto a mancare lo scorso dicembre.

Entrambi sono sempre stati i miei cantanti preferiti quando ero un teenager, nei primi anni Settanta. Così lavorare con loro è stato un sogno che si è avverato. Ho lavorato per tanto tempo con Greg Lake e devo dire che lui era una persona meravigliosa nonché uno degli interpreti più grandi di tutti i tempi, una vera leggenda della musica! Greg ha sempre apprezzato moltissimo il lavoro che io facevo per lui, mi manca davvero! Ho l’onore di lavorare come pr personale di Jon Anderson da quasi sei anni ormai e devo dire che lui e sua miglie Jane sono delle persone bellissime e sensibili. E’ sempre stato entusiasmante lavorare con Jon…Lui ha delle idee incredibili e con la sua musica cerca sempre di andare oltre i confini!

Cosa ne pensi dell’attuale scena musicale? Ci sono delle bands che ti piacciono?

Devo dire che al momento non ci sono molti nuovi artisti che mi interessino però c’è già così tanta musica che è stata registrata durante gli anni, quindi ho una vita per fare ricerche, scoprire ed ascoltare. Ogni giorno su utube scopro qualche sconosciuto ensemble tedesco, italiano o francese di avant-garde/Prog rock degli anni Settanta che mi viene voglia di esplorare in modo più profondo. Detto questo aggiungo che rappresento anche nuovi artisti che sono molto interessanti come ad esempio Zero Times Everything, YANG, Ape Shifter, Ben Craven, Leon Alversado, The Raptor’s Trail, Stick Men…

Su Susanna Marinelli

Giornalista pubblicista, ha scritto tra le altre per le riviste Cioè, Debby, Ragazza Moderna, Vip, Eva 3000, Grand Hotel, Gossip, Tutto, Nuovissimo...Ha partecipato come ospite a varie trasmissioni tv tra cui La Vita in Diretta e in radio per Radio2Rai.

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