Francesco Gazzara

Francesco Gazzara suona i Genesis

Francesco Gazzara foto

La musica dei Genesis torna ad essere celebrata da Francesco Gazzara. Il talentuoso pianista e compositore romano, infatti, ha pubblicato da poco Play me my song, un doppio cd orchestrale composto da pezzi noti della ormai mitica rock band britannica, disponibile attraverso lo shop del sito www.gazzaraplaysgenesis.com. Si tratta di quindici brani più quattro bonus tracks, ovvero The Knife, Time Table, Seven Stones e la chiusura di The Musical Box, che Gazzara ha riproposto al pianoforte con l’ausilio di un validissimo ensamble orchestrale. Un lavoro questo che Francesco, noto per il suo incessante impegno nel mondo della library e per gli svariati soundtrack per film, documentati e spot pubblicitari, vorrebbe presto “portare in tour”…

Francesco, quanto ci hai impiegato per realizzare Play me my Song?
Più o meno un anno senza considerare però il tempo che c’è voluto per le trascrizioni delle parti di piano e degli altri strumenti. Per registrare il pianoforte, ad esempio, ci ho messo solo tre giorni. Il resto è stato un po’ più complicato. Ovviamente prima di mettermi al lavoro su questo cd ho riascoltato tutti i dischi dei Genesis poi dopo qualche ripensamento è prevalsa la mia volontà di proporre questi pezzi con un ensable di musicisti: tre archi e un fiatista. Il problema mentale che hanno questo tipo di artisti abituati a fare musica orchestrale, a leggere o a seguire il direttore era quello di dover invece, in questo caso, seguire solo il piano senza metronomo. Ho dovuto quindi scegliere persone di cui mi fidavo e che soprattutto conoscessero bene la musica dei Genesis.

Per registrare hai scelto uno studio decisamente blasonato…
Sì, una sala immensa all’interno dello Stato del Vaticano. Negli anni ’50/’60 la RAI Radiofonica, realizzava da lì i suoi programmi non avendo altre sale attrezzate.In seguito è stata usata per le trasmissioni di Radio Vaticana ed ora per incidere cd. Lo so, avrei potuto scegliere studi meno costosi ma l’ho fatto per passione, perchè questa sala con il suo pianoforte verticale era esattamente ciò di cui avevo bisogno.

Parlaci dei brani che hai inserito nel tuo cd…
Sono quindici pezzi più quattro bonus tracks. Di quelle selezionate all’inizio ne ho lasciate fuori credo otto.
Su che basi è stata effettuata la scelta dei brani?
Tutto parte da quando ero uno studente al Conservatorio alla fine degli anni ’70, ho conosciuto e mi sono appassionato ai Genesis. Nel corso degli anni mi sono ritrovato sia per più persone che per pochi amici a suonare i loro pezzi. Alcuni venivano bene, altri si prestavano meno. Ovviamente ho scelto di registrare per questo cd quelli che riuscivano meglio.

In Play me my Song hai inserito anche brani dei Genesis della prima ora, quelli con il chitarrista e membro fondatore della band Anthony Phillips….
Sì, The Knife, dall’album Trespass è proprio del suo periodo. D’altronde non potevo presentare questo disco ad Anthony senza che ci fosse un suo pezzo! Per altro ho lasciato al brano un sapore antico, con un piano verticale dal suono un po’ sgangherato,legnoso, alla Foxtrot o Nursery Crime, come spesso ha usato anche lui.

Hai in programma di presentare questo cd dal vivo?
Avevo pensato ad un unico piano recital di presentazione per il momento ma bisognerebbe avere a disposizione un piano acustico e non di certo un digitale come invece fanno molti. Il mio sogno sarebbe portare tutto l’ensamble,allestire uno spettacolo ma questo è un po’ più complicato. Per iniziare potrebbero andare bene cinque o sei buone performance di piano recital in teatro.

Continui ancora ad essere un fan accanito dei Genesis?
Seguo il gruppo da quando avevo tredici anni. Nei primi Ottanta, poi, ho cominciato ad amare un po’ tutto il progressive. Era il periodo in cui salirono alla ribalta i Marillion ed io seguivo anche loro, i Gentle Giant, i Jethro Tull ma i Genesis erano i miei preferiti in assoluto. Ho continuato ad amarli anche da solisti apprezzando pure ciò che ai fans più integralisti non è piaciuto. Ma la quintessenza della loro musica, le armonie di Tony Banks le senti vive anche nei loro pezzi più commerciali!

Su Susanna Marinelli

Giornalista pubblicista, ha scritto tra le altre per le riviste Cioè, Debby, Ragazza Moderna, Vip, Eva 3000, Grand Hotel, Gossip, Tutto, Nuovissimo...Ha partecipato come ospite a varie trasmissioni tv tra cui La Vita in Diretta e in radio per Radio2Rai.