Dal proprio nido alla vita, Fabio Strinati

Dal proprio nido alla vita, Fabio Strinati

Un testo sul desiderio di volare per Fabio Strinati

Come si può leggere dalla sua biografia, Fabio Strinati coltiva la passione per la musica fin da bambino. Suona il pianoforte ed ha partecipato a diverse edizioni di “Itinerari d’ascolto” come interprete e compositore. Negli ultimi anni ha sviluppato una forte passione anche per la letteratura, soprattutto per la poesia. Si dedica alla scrittura in modo continuativo, cercando di essere attento anche alle sfumature più impercettibili che essa può sviluppare.

Dal proprio nido alla vita, Fabio Strinati

E proprio oggi andiamo a parlare di Dal proprio nido alla vita (EIF, 2016), un romanzo che mette in luce il desiderio di esprimersi con un linguaggio semplice, ma sempre intenso, inquieto e fragile.

La voglia di volare vista come quella di sognare, con il poeta che sembra voler essere una rondine per affrontare la vita e superare il senso di smarrimento e di inettitudine.

Nell’attesa quindi che si arrivi verso una vecchiaia di saggezza che permette all’essere umano di salvarsi e guardarsi dentro, così proprio per volare come una rondine alta nel cielo.

Dalla prefazione di Gordiano Lupi si legge: “Quando ho letto il manoscritto di Fabio mi sono detto che era valsa la pena aver scritto Miracolo a Piombino solo per aver ispirato un’opera in versi così profonda. Per me è un grande onore aver coinvolto un’intelligenza così attenta nella lettura di un romanzo a tema adolescenza, giovinezza, difficoltà di vivere e di spiccare il volo verso l’ignoto. Miracolo a Piombino è piaciuto persino a Pupi Avati, ho messo la sua lettera in quarta di copertina-e non è cosa da poco, ché di queste piccolezze viviamo noi autori underground, non certo di copie vendute“.

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