Luca Angeletti

Luca Angeletti, mi divido in due al cinema!

A tu per tu con Luca Angeletti

Un periodo d’oro per l’attore Luca Angeletti quello di questo mese. Perché? Perché Luca è al cinema con ben due film destinati al successo.

Luca Angeletti

Dal 14 Febbraio è in sala con Mamma o Papà? dove recita accanto ad Antonio Albanese e Paola Cortellesi. Mentre, dal 23 Febbraio, lo troveremo nel film Beata Ignoranza, questa volta accanto agli attori Alessandro Gassmann e Marco Giallini. Due commedie divertenti e dissacranti, di cui La Gazzetta dello Spettacolo vuole parlavi in una lunga chiacchiera con Luca Angeletti.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Luca Angeletti. Sarai al cinema con il film Mamma o Papà?, parlami del tuo personaggio.

Giorgio Signorotto è un ginecologo collega e migliore amico di Nicola (Antonio Albanese). È un personaggio mite, buono e che non sa mai dire di no, per questo il buon Nicola se ne approfitta vessandolo continuamente per portare avanti la sua missione. Giorgio vive a casa con la sua mamma anziana ed è direttore di un coro polifonico. È un animo buono e gentile e nella sua amicizia con Nicola è la parte razionale e sensibile tra i due.

Ti assomiglia?

Beh, è un personaggio abbastanza caratterizzato e in quanto tale è un’amplificazione di alcuni aspetti che possono essere latenti in parte in me. Ma io non sono così, come si dice buono si , ma non…

Che esperienza é stata per te questa?

Lavorare con Riccardo Milani e con la sua troupe è sentirmi a casa. Con alcuni di loro ci conosciamo da più di dieci anni. Abbiamo lavorato tanti mesi su Tutti pazzi per amore, per esempio. Si lavora con persone di cuore, grandi professionisti che amano il loro mestiere e lavorare insieme.

E poi con Riccardo basta uno sguardo e io so già cosa vuole e cosa dobbiamo tirar fuori da quello che stiamo raccontando. Conosco il suo linguaggio e lui il mio ed è sempre una bella partita giocare con lui. Con Antonio è stato bellissimo. Grande intelligenza , generosità e precisione ricca di sfumature. Paola idem. Con loro stai in una botte di ferro e viaggi sereno e contento e tutto viene facile creativo ed efficace. Gran gusto lavorare così.

Un motivo per andare a vedere il film al cinema.

Il film è una commedia dissacrante, cinica, molto divertente, ma è anche una bellissima storia d’amore vera, profonda, non retorica. Racconta la realtà di molte famiglie di oggi, la fatica dell’essere genitori, ma anche di rimanere se stessi senza perdersi nei ruoli e negli stereotipi dell’essere coppia e genitori. La famiglia è un legame molto complesso e delicato, è sacrificio, è rinuncia, compromesso. Spesso è difficile mantenere la propria identità assoluta.

Il conflitto che viene rappresentato nel film è secondo me un catartico modo di valorizzare la famiglia. Una sana lotta che ristabilisce ruoli ed equilibri crea struttura e profondità ai rapporti e restituisce il senso di responsabilità.

Luca Angeletti

Quale messaggio speri colga il pubblico del tuo personaggio?

Ma il mio personaggio rappresenta l’ingenuità, la buona fede, e la debolezza. Spero risulti una povera vittima questo è quello per cui è stato scritto e questo è quello che spero arrivi. Il suo essere vittima è la mia vittoria.

Sarai al cinema anche con il film Beata Ignoranza. Parlami, invece, di questo ruolo…

Ehhhhh. Nazi, il buon vecchio Nazi! Mi fa sorridere solo pensarci. Ecco lui è l’esasperazione di Giorgio di Mamma o papà. Se Giorgio è vessato da Nicola, Nazi (Nazareno all’anagrafe) è totalmente succube e paralizzato nella sua libertà espressiva. In tutto il film cerca di parlare e non riesce mai neanche a iniziare una frase, perché letteralmente falciato e insultato ed aggredito, prima che apra bocca, dalla sua compagna di lavoro IRIS ( una straordinaria Emanuela Fanelli ).

Iris e Nazi sono rispettivamente la cameraman è il fonico che aiutano Nina ( Teresa Romagnoli ) a girare il suo documentario sulla funzione dei social network al giorno d’oggi. Iris e Nazi sono una costante, durante tutto il film, speriamo ben riuscita , di gaffes con chi li circonda che scatenano continui fraintendimenti e litigi fra di loro. Ci siamo divertiti come matti a creare questa coppia un po’ surreale e silenziosa che vive nel suo mondo assurdo e folle spesso scollegato dalla realtà .

Questa che esperienza é stata per te e quale è il ricordo che porterai con te dal set?

È stata una gioia lavorare in un film così corale con così tanta armonia e scambio. Ci siamo divertiti tantissimo con grande intelligenza. Una di quelle esperienze che ringrazi di aver fatto. Grazie a Massimiliano Bruno, prima di tutto amico da più di 20 anni, semplice gioia pura lavorare insieme di nuovo . grazie al suo grande spirito di gruppo, alla sua carica, al suo essere grande capitano di una nave di folli. Grazie ripeto alla mia partner Emanuela Fanelli IRIS senza la quale NAZI non sarebbe potuto essere quello che “Non riesce ad essere”.

Che bello lavorare con Alessandro Gassmann e Marco Giallini. Due uomini e attori così diversi ma così grandi nel loro esserlo. E di nuovo, mi ripeto, fortunato a lavorare con una troupe così affiatata , umana e professionale. Senza dimenticare gli sceneggiatori compagni di viaggio così appassionati Herbert Simone Paragnani e Gianni Corsi, nostri mentori e primi supporters insieme a Massimiliano Bruno, di tutto ciò che proponevamo e insieme a loro mettevamo a punto. Sono sicuro che questo è almeno il 50% della buona riuscita di un film, e in questo caso si vedrà tutto sul grande schermo.

E per quanto riguarda Il sogno di Rocco, cosa puoi anticiparci?

Ne Il sogno di Rocco sono Vito un amico di infanzia di Rocco (Adriano Giannini) che ora di mestiere però fa lo strozzino e metterà i bastoni fra le ruote a Rocco durante tutto il film. In questo film torno al lato oscuro, mi piace alternare, mi piace usare qualsiasi colore, questa è la vera libertà per me.

Ma Luca Angeletti chi é quando non recita?

Luca è un appassionato della vita, curioso di tutti i suoi aspetti, una persona che cerca di fare del proprio meglio, alla continua ricerca di coerenza, e di verità nelle cose semplici. Che si fa mille domande, cercando di non prendersi mai troppo sul serio. Noioso e un po’ polemico a volte, sereno e armonioso altre volte. Orgogliosamente Imperfetto.

Che effetto ti fa essere al cinema con due film?

Beh è una bella sensazione, perché ho partecipato a due progetti a cui tengo molto, con due personaggi di cui vado molto fiero. È divertente.

Come stai vivendo questo momento?

Con grande gioia e curiosità, nell’attesa dell’uscita al cinema di due film importanti , tra interviste conferenze stampa, anteprime, e chat di gruppo in cui si fa il tifo per noi, ci si scambiano foto, si cazzeggia e si sta uniti anche a distanza come una vera squadra.

Progetti futuri di Luca Angeletti?

Beh nel mio immediato futuro c’è la scrittura . Sto scrivendo il trattamento di un film basato su un’idea che mi gira in testa da un po’ di tempo, e poi di nuovo 2017/18 Teatro, Cinema e Televisione. E musica con L’Orchestraccia. E poi ancora, l’insegnamento. Non mi faccio mancare nulla. Mi manca la danza , o forse è questo il mio modo di ballare, in fondo.

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