Josciua Algeri

Josciua Algeri e il desiderio di amore e libertà con il film Fiore

Josciua Algeri

Faccia a faccia con Josciua Algeri

Esce al cinema il film Fiore di Claudio Giovannesi. Nel cast giovanissimi attori come Daphne Scoccia, Josciua Algeri, Francesca Riso ma anche l’attore di successo Valerio Mastandrea. Un film che parla con delicatezza di un tema importante: il carcere minorile. Giovannesi si dimostra ancora una volta capace di toccare l’anima dei telespettatori, portandoci a riflettere sui giovani, sull’amore, sul desiderio di libertà che va oltre le celle di un carcere minorile. Il film è stato presentato all’ultimo Festival di Cannes, e ha ricevuto ottimi consensi con ben 10 minuti di applausi.

La Gazzetta dello Spettacolo ha incontrato il giovane attore protagonista Josciua Algeri, che incredulo ci ha raccontato dell’esperienza a Cannes e del senso che Fiore ha dato alla sua storia e alla sua vita.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo. Josciua Algeri nel film Fiore è Josh. Parlaci del tuo personaggio.

Il mio personaggio è Josh, interpreto un giovane detenuto per rapina, trasferito in un altro carcere lontano dalla famiglia, sofferente per la ex fidanzata e con un forte desiderio di riscatto e, quindi, trova insieme a Daphne, un forte desiderio di libertà e d’amore.

Ti assomiglia? In cosa senti di essere diverso da lui?

Nella recitazione sono sempre me stesso, in questo caso essendo realmente un ex detenuto mi sono rispecchiano parecchio; con Giovannesi ho lavorato molto a livello interiore portando ad esprimere il mio lato romantico, amoroso, dolce, arrivando ad esprimermi nella maniera positiva anche nei confronti di Daphne. E’ stato un bel lavoro, perché gli anni della mia detenzione mi avevano portato a nascondere questi lati umanamente belli, per non soffrire.

Quale messaggio speri che arrivi al pubblico che guarderá il film?

Al pubblico speri arrivi un forte desiderio d’amore, di speranza e di ribellione, dove la legge perde, lasciando spazio vittorioso ai sentimenti di Josh e di Daphne.

Che esperienza è stata per te questa?

E’ stata un’esperienza molto bella, forte, ma soprattutto molto professionale.

Come ti sei trovato con il cast?

Per quanto riguarda il cast, ho avuto dei rapporti con delle belle persone, una troupe fantastica, un regista rigido e molto serio!

Il Film é stato per dieci minuti applaudito al festival di Cannes. Cosa hai provato?

C’ero anche io a Cannes, ero presente insieme a Valerio Mastandrea, umile e splendida persona,  e con Daphne, Giovannesi, Gravino, Chiara Polizzi e Rita Rognoni, la produttrice. Sono stati 10 minuti d’ applausi intensi, c’è stato un abbraccio tra me e Daphne, quasi a dimostrare che il film proiettato era concluso, ma con un seguito spettacolare in sala!

Progetti futuri e sogni nel cassetto…

Voglio continuare a fare l’attore e voglio dimostrare il mio talento, ho una grande passione per il mondo del cinema e dell’hip hop, amo lo spettacolo. Nonostante il percorso sia lungo e in salita, voglio poter dare il massimo per raggiungere i miei obbiettivi tanto desiderati.

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Redazione Giornalistica